The ravine
The ravine
I went in the ravines many times, / and how much I like / to lie down in the caves / after I ran / like the hare. // My heart was pounding hard / hearing the rustling of the wind, / and I ate the timpa with my eyes / that ended up in the sky / and where a spirit-like black thing had passed / swiftly. // Some days, in the summer, / when the angry sun of the wrestles / flushed things out of the shadows / to make them be white and the same as snow, / I felt smaller than a leaf / in the middle of the sea water , / more alone than a cricket / in the midst of the voice of the world. // And I didn't even get scared / seized by the night and the ditches, one one one, made them more quiet and black; / even if I looked at it / I didn't know that the moon had come out; / a whistle of doorknobs / in the ear called me with the cries, / now loud and now distant, of a whole bunch / of little boys.
Il burrone
Ci sono andato un mare di volte nei burroni, / e quanto mi piaceva / coricarmi nelle grotte / dopo che avevo corso / come la lepre. // Il cuore mi sbatteva forte forte / nel sentire il fruscio del vento, / e me la mangiavo con gli occhi / la timpa che finiva nel cielo / e dove ci era passata / veloce una cosa nera come lo spirito. // Certi giorni, d’estate, / quando il sole rabbioso della controra / le stanava le cose dall’ombra / per farle essere bianche e uguali come la neve, / mi sentivo piú piccolo di una foglia / in mezzo all’acqua del mare, / piú solo di un grillo / in mezzo alla voce del mondo. // E nemmeno mi impaurivo / se mi coglieva la notte e li faceva / piú zitti e neri i fossi, a uno a uno; / anche se la guardavo / non lo sapevo che era uscita la luna; / un fischio di palombelle / nell’orecchio mi chiamava con le grida, / ora forti ed ora lontane, di una frotta / di ragazzini.