The basket
The basket
Once, in one of the baskets / that the donkey carried / they put me and in that other, / to make them be equal, / they stuff so big stones. / How many laughs I did myself / if the donkey slipped on the stones / smoother than a mirror; / I wanted to see the sparks and I looked out / with my little hands tight on the saddle: / such and such as the godmother / stick out, in piles, over the flower vases, / from the windows, if the haberdasher passes / or the women squabble grabbing themselves for the hair. // I liked much more than the horse / that I had at the farm / the basket with the grass; / and maybe they made me a sorcery / if I still dream of going there / and I'd get myself cut off with an ax / to get into it.
Il cestone
Una volta, in uno dei cestoni / che l’asino portava / ci mettevano me e in quell’altro, / per farli essere uguali, / ci schiaffavano tanto di pietrone. //Quante risate mi facevo / se l’asino scivolava sulle pietre / piú lisce di uno specchio; / volevo vedere le scintille e mi affacciavo / con le manine strette sopra il basto: / tale e quale le comari / si sporgono, a mucchi, sopra i vasi dei fiori, / dalle finestre, se passa il merciaio / o bisticciano le donne afferrandosi per i capelli. // Mi piaceva molto di piú del cavallo / che avevo alla masseria / il cestone con l’erba; / e forse mi hanno fatto una stregoneria / se ancora adesso sogno di andarci / e mi farei tagliare con l’accetta / per entrarci.